L’organizzazione religiosa, seguita da più di 20mila persone, ha scelto la pannocchia salernitana per celebrare l’incontro più importante dell’anno. Per la prima volta la manifestazione abbraccia più giorni. Ciò ha dato la possibilità agli organizzatori di stendere un programma che rispecchiasse le diverse anime del pastarfarianesimo, intrecciando eventi privati ad appuntamenti aperti al pubblico.

Il pastafarienesimo in Campania si è diffuso proprio a partire da Salerno. Proprio per accogliere i confrittelli provenienti da altre città, il raduno sarà inaugurato con la tradizionale cena “titanica”, che il primo mercoledì di ogni mese rappresenta appunto l’appuntamento fisso della ciurma campana. L’esperienza del rural pub El Bodeguero, la cucina aggregativa di Nino Galdieri, segneranno dunque l’inizio del raduno. La cena è aperta a tutti e si svolge presso la residenza rurale L’Incartata a Calvanico.

In questa stessa location, i pirati pastafariani dedicheranno la giornata di giovedì alla riflessione e al dibattito. Al mattino sono previsti gli incontri tra pannocchie. Al pomeriggio, invece, dalle 16.00 alle 18.00, avrà luogo un importante meeting tra associazioni. Si tratta di organizzazioni con le quali la Chiesa pastafariana condivide obiettivi e sensibilità. L’incontro ha lo scopo di favorire la condivisione di progetti e lo scambio di conoscenze. Sono stati invitati ad intervenire: Arcigay, Emergency, Frida associazione contro la violenza di genere, Gridas gruppo di risveglio, Informatici senza frontiere, Libera, Murga Los Espantapajaros.

La giornata di giovedì si conclude con la satira di Saverio Raimondo, comico satirico di Comedy Central, del gruppo di stand up comedian Satiriasi, e con il punk rock napoletano dei Malatja. Anche lo spettacolo serale è aperto al pubblico.

L’attivismo sociale e satirico, la cultura laica della differenza, sono aspetti che i pirati pastafariani vivono nell’amore del loro Dio. Al raduno, pertanto, non potevano mancare momenti di spiritualità. Come lo scorso anno, ma questa volta con l’adesione di rappresentanti provenienti da tutta Italia, il Comune di Salerno ospiterà una processione religiosa che alle 18.30 di venerdì 26 partirà da piazzetta del Pescatore, quindi all’inizio del Lungomare, per concludersi nei pressi della spiaggetta di Santa Teresa. Una breve sacher messa onorerà l’investitura ufficiale dei nuovi ministri di culto.

Sabato mattina, una spedizione di 30 pirati, partirà alla volta di Procida per un’impresa denominata “Operazione Liscabisso”, della quale più avanti saranno forniti ulteriori dettagli.

Domenica mattina i pirati pastafariani lasciano Salerno.

Il loro copricapo, lo scolapasta, scintillerà all’orizzonte. Ma cosa rappresenta questo oggetto così buffo? La voglia di comunicare in maniera bonaria e conviviale. Il desiderio di lasciare a disposizione di tutti una sostanza che serva a nutrire. Il bisogno di colare via pensieri stracotti… di rovesciare l’ordine convenzionale delle cose quel tanto che basta per vedere se stessi e gli altri diversamente.

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