Napoli Β –Β La circolare emenata proprio in questo weekend dalΒ ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit) sulΒ βriesame della Circolare Unica n. 17 del 17/12/2008β, di βattuazione del dm 25 luglio 2016β e di βulteriori chiarimenti in merito allβadeguamento e al rinnovoβ dei certificati dei lavoratori marittimi, sta creando non pochi problemi ai marittimi itaiani. La situazione ovviamenteΒ Γ¨ molto sentita anche sull’isola di Arturo proprio per la presenza di migliaia di lavoratori del mare. In effetti si trattaΒ di un documento, indirizzato alle Capitanerie di porto, che era molto atteso da parte della categoria e che non mancherΓ β come dicevamoΒ – di suscitare dibattito. Sulla questione dei certificati alcune associazioni di marittimi hanno indetto una manifestazione a Roma per il prossimo 15 novembre, per sensibilizzare Mit e Parlamento sulla necessitΓ di avere regole piΓΉ chiare e semplici. Tra queste una di quelle capofila Γ¨ l’associazione Capitani Procida che in queste ore Γ¨ stata letteralmente presa di assalto dagli iscritti e non,Β per capirci un po di piΓΉ. In effetti districarsi nella materia sembra cosa assurda in particolare per la gente di mare abituata solo raffiche di vento e acqua salata.
A dipanare ogni dubbio ci ha pensato il portale meditelegraphΒ – punto di riferimento per i marittimi – che ha esaurientemente illustrato la circolare del Ministero: Uno dei punti contestati Γ¨ lβobbligo per tutti i comandanti di seguire un corso direttivo, obbligo che per i marittimi non dovrebbe essere esteso a chi ha giΓ una lunga esperienza direttiva al comando delle navi. Su questo punto, la circolare propende per lβinterpretazione piΓΉ restrittiva.
I marittimi adesso dovranno leggere attentamente il nuovo testo, ma Γ¨ probabile che la manifestazione non venga revocata. La circolare, firmata dal direttore generale per la navigazione del Mit, Enrico Puja, si articola su quattro temi: primo, la conversione delle abilitazioni, titoli e qualifiche professionali in certificati di competenza (Coc, cosiddetto certificato Imo) e di addestramento (Cop); secondo, chiarimenti sul decreto ministeriale 25 luglio 2016 per quanto riguarda in particolare lβaddestramento Mabev; terzo, i libretti di addestramento; quarto, la sezione forse piΓΉ importante, ossia i chiarimenti relativi allβadeguamento, rinnovo e rilascio delle certificazioni. Per quanto riguarda il quarto punto, la circolare specifica che Β«lβadeguamento della data di scadenza originaria dei certificati non Γ¨ un rinnovoΒ». Pertanto, Β«il marittimo, il cui certificato reca la data di scadenza 31/12/2016 o 1/1/2017, presenta alla Capitaneria di porto di iscrizione solo ed esclusivamente i corsi di addestramento richiesti dal suo certificato di competenza da adeguareΒ», in base alla modalitΓ previste da precedenti circolari. II ministero ribadisce alle Capitanerie Β«la necessitΓ di effettuare lβadeguamento per i certificati di competenza in tempi celeri allo scopo di consentire ai marittimi lβimbarcoΒ». Una precisazione che cerca di rispondere al timore diffuso che in Italia lβadeguamento alla nuova convenzione Stcw, introducendo gli emendamenti di Manila, ma anche alcune misure aggiuntive, possa portare allβimpossibilitΓ di imbarcare marittimi di nazionalitΓ italiana, ma non quelli stranieri, sottoposti a misure meno restrittive. Il tempo, insomma, Γ¨ importante e il Mit cerca di far sΓ¬ che il passaggio delicato del primo gennaio 2017 avvenga senza ulteriori interferenze.
Per questo, continua la circolare, Β«si raccomanda a tutte le parti interessate (marittimi e compagnie di navigazione) che effettuano traffico nazionale di rimandare la procedura di adeguamento dopo il 15 gennaio 2017 e comunque non oltre il primo trimestre, favorendo lβadeguamento dei certificati ai marittimi impiegati sul traffico internazionaleΒ», quelli cioΓ¨ piΓΉ interessati dagli emendamenti di Manila. Un altro punto controverso su cui si esprime la circolare Γ¨ il corso direttivo. Β«Il corso direttivo per primi ufficiali, comandanti e direttori di macchina – si afferma – Γ¨ obbligatorio per il rinnovoΒ», specificando che Β«considerato che non puΓ² prescindersi dal possesso delle competenze per il livello direttivo richieste dalle norme internazionali e comunitarie, tale requisito Γ¨ obbligatorio anche per i comandanti, direttori di macchina e primi ufficiali di coperta e di macchina giΓ in possesso di tali certificazioni, cosΓ¬ come, tra lβaltro, dispostoΒ» dalla circolare 32 del 2015. I marittimi a cui Γ¨ rivolto il corso e che hanno conseguito lβabilitazione negli anni 2011 e 2012 (che quindi devono procedere a un rinnovo e non allβadeguamento della data di scadenza) Β«dovranno presentare tale requisito entro il 31/12/2018. Resta inteso che per tale personale il certificato di competenza, cosΓ¬ rinnovato, non avrΓ la scadenza quinquennale in quanto mancante del corso direttivo, ma recherΓ la data di scadenza 31/12/2018Β». Come si intende dal linguaggio, la circolare Γ¨ uno strumento tecnico. I marittimi aspettano ancora segnali politici di attenzione nei loro confronti da parte del governo.
Nella giornata di ieri l’altro anche la F.I.T ( CISL )Β ha fatto sentire la sua voce: β”La circolare emanata dal Mit dimostra che al peggio non c’Γ¨ fine. Al termine del 2016 ci troveremo con un grande numero di marittimi che non potranno lavorare a causa di un eccesso di burocrazia nato in seguito agli emendamenti di Manila alla convenzione Stcw”. A lanciare l’allarme Γ¨ il Coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il Trasporto marittimo, Giovanni Olivieri, a proposito della circolare emanata ieri dal Ministero dei Trasporti relativa all’applicazione degli emendamenti di Manila alla Stcw, la Convenzione internazionale sugli standard di addestramento, abilitazione e tenuta della guardia per i marittimi. “L’Italia Γ¨ arrivata con quattro anni di ritardo all’adeguamento delle certificazioni per i propri marittimi, le quali in base agli emendamenti di Manila sono indispensabili per poter lavorare a partire dal 1 gennaio 2017”, spiega Olivieri. “A questo caos – prosegue – si aggiunge l’ultima beffa: ieri ilMit ha emanato una circolare che obbliga i comandanti e i direttori di macchina giΓ in possesso del titolo a frequentare corsi direttivi da 300 e 570 ore per poter continuare a lavorare. Quello che ci chiediamo Γ¨: come troveranno il tempo per frequentare? Quanto costerΓ agli armatori la frequenza di questi corsi? Γ utile che comandanti e direttori di macchina di lunga esperienza seguano corsi in cui si riparte dalle basi della professione? PerchΓ© l’Italia Γ¨ l’unico Paese che ha adottato simili misure?”. “Chiediamo al Mit – conclude Olivieri – di rivedere la sua circolare e siamo pronti a ogni azione per contrastare l’applicazione di tali anacronistiche direttive, che favoriscono soltanto il personale straniero, perchΓ© le navi non si possono fermare”.
Come dicevamo per il 15 novembre Γ¨ confermata la manifestazioe a Roma. Il Pres Cap. Pasqualino Sabia, tra i promotori dell’iniziativa, ci tiene a precisare quanto sia importante partecipare: βOrmai abbiamo solo la nostra voce per far comprendere le ragioni della nostra protesta. Per troppo tempo si Γ¨ tergiversato sull’argmento ed oggi nel giro di pochi mesi si vuoe recuperare il lavoro di anni. Non dimentichiamo che Manila Γ¨ targato 2010 e in Italia se ne inizito aΒ a parlare soloΒ nel 2014. Se non vogliamo fare passi indietro come marineria dobbiamo sederci tutti intorno ad un tavolo e ragionare sulle azioni da intraprendere a tutela dei lavoratori del mare e soprattutto di quelli Italiani. Da parte nostra c’Γ¨ tutta la nostra ampia disponibilitΓ al confronto con le istituzioniΒ e non lesinareΒ energie e forze per addivenire ad una soluzioneβ.