Procida – Il caso della demolizione dell’abitazione di Raffaele AmbrosinoΒ – che in questi giorni ha interessato anche il consiglio comunale –Β finisce anche sulla scrivania della Ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Poco faΒ – infatti – Raffaele Ambrosino ha inviato una lettera per chiedere alla guardasigilli di coordinare gli interventi della Procura e del consiglio di stato:
Β«Il sottoscritto Raffaele Ambrosino, nato a Procida il ed ivi residente alla via Giovanni da Procida n. 98 nel premettere che:
-la sua unica abitazione costruita ad inizio anni β 90, dopo anni ed anni di sacrifici sul mare come marittimo ha ottenuto negli anni 2016 e 2018 con lβespresso parere positivo della Sovrintendenza competente il condono edilizio;
– su una porzione di detta abitazione ed in particolare 80 mq, pendeva un ordine di abbattimento da parte dellβAutoritΓ penale (RESA n. 620/2013);
-Γ¨ pacifico che la presenza di ordine demolitorio dellβautoritΓ penaleΒ Β o amministrativa Γ¨ superato, appunto, dal condono (comprensivo del parere paesaggistico);
-con un provvedimento immotivato e dopo circa 5 anni dal primo rilascio il Comune ha annullato in autotutela i provvedimenti che sanavano lβagognata unica abitazione del sottoscritto;
-da quel momento Γ¨ iniziata una odissea che poco a poco sta portando alla demolizione di TUTTA lβabitazione del sottoscritto oltre anche lβordine penale che riguarda 80 mq.
– il Consiglio di Stato, 6a sezione con Ord. n. 01949 del 13 Aprile 2021Β ha SOSPESO ogni provvedimento del Comune che aveva provocato il ripristino dello stato dei luoghi e che nonostante ciΓ² lβabbattimento sta proseguendo;
-in seguito alla solidarietΓ della popolazione, in particolare giovane, procidana Γ¨ stato convocato un Consiglio comunale di urgenza che ha deliberato alla unanimitΓ di delegare il Sindaco a richiedere allβufficio procedente della Procura di Napoli di sospendere la demolizione in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato;
-tale richiesta ben lungi dallβessere un ostacolo alla giustizia ha la sua ratio nellβevitare che questa immotivata corsa alla demolizione possa intervenire prima che il Consiglio si esprima rendendo vana una risposta positiva, che tra lβaltro oggi Γ¨ stata giΓ ottenuta inaudita altera parte in sede cautelare;
-non si intravedono motivazioni di tale urgenza per giustificare un accanimento cosΓ¬ esagerato lasciando la popolazione (tra lβaltro in un periodo giΓ cosΓ¬ complesso per via dellβepidemia COVID 19) molto disorientata e con un crescente senso di sfiducia nei confronti delle Istituzioni che amministrano gli Enti locali e la Giustizia;
-a conoscenza del suo illuminato intervento in Parlamento nel corso del quale ha affermato:
che il tema Β«non sfugge allβattenzione del governo la condizione sociale di chi potrebbe trovarsi sprovvisto di una soluzione abitativa durante lβemergenza sanitaria in corso e che nellβambito della procedura esecutiva che debbono assumere rilievo le singole istanze di carattere individuale, Γ¨ lΓ¬ che ci sono gli strumenti per valutare accuratamente da parte delle autoritΓ competenti, in primo luogo dellβautoritΓ giudiziaria caso per caso.Β Dallβanalisi delle singole situazioni possono emergere condizioni di insuperabile necessitΓ cui dovrΓ essere dato adeguato rilievo, individuando di volta in volta soluzione appropriateΒ».
tale suo indirizzo ben si coordinerebbe con la semplice richiesta del Consiglio comunale di Procida che chiede di attendere solo lβesito della sentenza del Consiglio di Stato che ad oggi ha sospeso i provvedimenti demolitori;
tutto ciΓ² premesso PORGE CORTESE, URGENTE E SPERANZOSA ISTANZA
AffinchΓ© con un suo intervento possa coordinare gli interventi delle istituzioni dello Stato che amministrano la Giustizia (in questo caso procura di Napoli e Consiglio di Stato) si possa attendere – impregiudicata ogni azione esecutiva della procura e del Comune stesso – lβesito del gravame la cui prossima udienza Γ¨ fissata a breve e cioΓ¨ il 6 maggio 2021.
Con immutata stima e fiducia nello Stato porge deferenti ossequi