Procida ( NA ) – “Non stella ma firmamento”, “Non io ma noi”, “Non goccia ma oceano”. Sono le tre gigantografie con i volti dei procidani che da qualche giorno sono affisse per le strade dell’isola di Arturo. Ci sono visi i cui angoli fanno sperare l’impossibile, occhi che sono linee aperte sul mare, labbra che si vorrebbe seguire fino a dove si incurva l’ultima parte del mondo.

Ognuno può ritrovarsi in una delle tre frasi del contest che “Scienza Aperta”, il progetto nato dalla sinergia tra Atto d’amore, Nuove Tecnologie dell’Arte e StopTigre, ha iniziato a Procida tempo fa e che proseguirà anche nei prossimi mesi.

Scienza aperta si inquadra nel dossier di Procida Capitale 2022 per una  democrazia della conoscenza.

Oltre 150 studentesse e studenti, insieme a ricercatori e studenti del Dipartimento di Biologia, hanno percorso l’isola raccontando alla comunità gli obiettivi e il percorso del progetto. Un momento anche conviviale con la donazione di tavolette di cioccolata a forma di Procida come “Atto d’amore” così da permettere la realizzazione di questa prima performance artistica: un “censimento” fotografico della popolazione procidana che si è poi trasformata nel collage di volti e frasi che in questi giorni sono stato appunto affissi sui muri dell’isola.  

Ma non solo. Negli stessi giorni e il gruppo ha anche iniziato la scansione 3D degli abitanti dell’isola e che è continuata in questi giorni, così come la distribuzione sul territorio delle gravitrappole per contrastare la zanzara tigre.

Il progetto ha radici fin dal 2016, e ha goduto della collaborazione del Comune allorquando una ventina di volontari e gli amministratori contribuirono al monitoraggio di un anno delle ovitrappole.  Anche grazie a quei dati si sono poi avviate ricerche che hanno portato Procida in giro per il mondo come esempio di buona pratica nell’ unire ricerca scientifica e partecipazione dal basso della popolazione.

Mettere – dunque –  al centro l’interesse collettivo della comunità isolana, partendo dalla propria foto, significa potenziare il sentimento di appartenenza all’isola per studiare e allo stesso tempo contrastare insieme la zanzara tigre, come hanno spiegato Krizia Italiano dell’accademia di belle arti di Napoli e il prof. Marco Salvemini, biologo e ricercatore della università Federico II di Napoli.

“Siamo circa 85 studenti che portiamo avanti il progetto “Non io ma noi” – dice Krizia – il progetto è iniziato ad aprile scorso con la prima fase nella quale abbiamo cercato di raccogliere più foto possibili degli abitanti di Procida per poi realizzare tre murales che sono poi stati installati sui muti in tre diverse zone dell’isola. In queto periodo stiamo portando avanti un processo di stampa e scansione 3D per realizzare quello che poi sarà il più grande censimento della storia e vorremmo realizzarlo proprio qui a Procida per Procida. Alla conclusione di queste tre fasi ci sarà il 12 giugno un’opera evento in cui stiamo cercando di coinvolgere tutti i cittadini i commercianti e tutte le associazioni di Procida proprio per amplificare il senso di comunità e quello di appartenenza al proprio comune”

“Il progetto Scienza Aperta ha l’obiettivo di innovare le modalità di controllo degli insetti dannosi come la zanzara tigre asiatica, per renderli ecosostenibili e partecipate; infatti, la partecipazione dei cittadini a questi tipi di controllo è considerata fondamentale per arrivare alla eradicazione con successo di questo insetto che è un vettore di importanti patologie per l’uomo. Il progetto è svolto dai ricercatori del dipartimento di biologia della Università di Napoli Federico II e da docenti e studenti dell’accademia di Belle Arti del corso di nuove tecnologie per l’arte. Quello che stiamo facendo in questi giorni sull’isola è cercare di coinvolgere in maniera innovativa i cittadini nel controllo della zanzara tigre, questo attraverso dei dispositivi che sono definiti acceleratori relazionali, dispositivi che sono grado di costruire e rafforzare le relazioni tra le persone e coinvolgerli attivamente. L’obiettivo del progetto è anche quello di restituire un forte senso di comunità, di rafforzare il senso di comunità dei procidani e di trasferire a loro una voglia di partecipare a prendersi cura del bene comune e l’azione di cura di quest’anno è proprio quella di lottare per contrastare la zanzara tigre. Quello che stiamo facendo in questi giorni è distribuire ai cittadini che desiderano partecipare e diventare cittadini scienziati, un dispositivo che si chiama gravitrappola. Questa gravitrappola è capace da subito di catturare femmine di zanzara tigre che resteranno intrappolate al suo interno e non potranno completare il ciclo biologico deponendo uovo e facendo sviluppare altre zanzare e questo dispositivo deve essere gestito dai cittadini e sarà chiesto loro di aiutarci a raccogliere dati che serviranno a pianificare le prossime azioni di controllo. Quindi ogni due settimane i cittadini dovranno ricordarsi di riempire le trappole con acqua e inviarci con una applicazione delle foto dei foglietti adesivi che man mano stanno catturando le zanzare così da permettere di avere una mappa ad alta densità e distribuzione sul territorio della zanzara tigre proprio per pianificare al meglio le prossime azioni da intraprendere il prossimo anno con la tecnica del maschio sterile, rilasciando zanzare di sesso maschile sterili che non pungono più e che accoppiandosi con le femmine presenti sul territorio riusciranno a ridurre drasticamente la densità della zanzara tigre. L’azione che svolgono in questi giorni gli artisti di NTA sull’isola è fondamentale, grazie a loro stanno nascendo sinergie e connessioni che renderanno questa azione più forte ed incisiva”.

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